Il cosiddetto “bonus mobili e arredi” per il 2016 è un provvedimento rivolto a tutti coloro i quali abbiano adottato o intendano adottare interventi di ristrutturazione edilizia inclusi fra quelli ammessi alla detrazione del 50% sul reddito imponibile delle persone fisiche.
Il “bonus mobili e arredi” permette di detrarre dalla dichiarazione dei redditi fino al 50% delle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici da installare nell’unità immobiliare o nelle parti comuni del condominio in cui sono stati effettuati i lavori fino a un tetto massimo di 10.000 euro rimborsabili in 10 rate annue di importo uguale.
La Legge di Stabilità 2016 n. 208 del 28 dicembre 2015, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 30 dicembre 2015, S.O. n. 70 dà anche la possibilità alle giovani coppie sotto i 35 di età di godere di ulteriori agevolazioni, non legate alla ristrutturazione, sull’acquisto, effettuato entro il 31 dicembre 2016, di arredi (non è chiaro, come vedremo in séguito
nel dettaglio, se sia anche consentito l’acquisto di elettrodomestici) fino a un massimo di spesa di 16.000 euro.
Agevolazione fiscale “per tutti” sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici prorogata fino al 31 dicembre 2016
Si tratta di una detrazione sulla dichiarazione dei redditi in merito all’acquisto di mobilio o di grandi elettrodomestici che può essere erogata fino a una spesa massima di 10.000 euro e solamente in associazione a lavori di ristrutturazione edlizia sui quali sia altresì ottenibile l’agevolazione fiscale del 50%. Introdotta nel 2013, questa agevolazione, definita più comunemente “bonus mobili”, nella recente Legge di Stabilità è stata prorogata fino al 31 dicembre 2016.
Requisiti e documentazione
Per poter accedere a queste agevolazioni bisogna innanzitutto aver affrontato spese per lavori di ristrutturazione edilizia con detrazione fiscale del 50% nel periodo intercorrente fra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2016 e aver acquistato mobili e apparecchiature elettrodomestiche nel periodo che va dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2016.
I suddetti lavori devono rispondere alle seguenti condizioni:
- interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e/o di risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia su alloggi singoli. Da cio ne deriva che gli interventi di manutenzione ordinaria non permettono di potere usufruire delle detrazioni fiscali
- nel caso in cui sia stato dichiarato stato di emergenza, la ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da calamità naturali o comunque preveste dalla legge
- interventi di restauro, di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, per interi caseggiati, posti in essere da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che mettano in disposizione l’edificio entro sei mesi dalla conclusione dei lavori
- interventi di manutenzione ordinaria, di manutenzione straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali. In questa eventualità la detrazione è concessa unicamente per l’acquisto di mobilio adibito alle parti comuni
Diversamente da quanto richiesto per le detrazioni dei lavori di ristrutturazione edile, per i quali è indispensabile aver effettuato il pagamento con il cosiddetto “bonifico bancario parlante”, giusta la circolare delle Entrate del 18 settembre 2013, n. 29 è possibile, unicamente per il mobilio e le apparecchiature elettrodomestiche, l’utilizzo di bancomat o carte di credito, mentre resta comunque escluso il pagamento mediante assegno o in contanti.
Nell’eventualità di controlli fiscali i richiedenti l’agevolazione potrebbero essere tenuti a comprovare l’avvenuto acquisto di mobili o apparecchi elettrodomestici. Per la precisione, chi lo abbia effettuato tramite bonifico dovrebbe custodire la fattura emessa dal venditore e la ricevuta bancaria. Per chi abbia acquistato i beni con il bancomat o la carta di credito sono richieste le copie degli estratti conto bancari, gli scontrini fiscali e le ricevute che attestino l’avvenuto pagamento.
Per quanto riguarda la futura dichiarazione dei redditi sono necessarie, oltre alle fatture emesse dagli esercizi commerciali, l’attestazione del bonifico bancario oppure gli scontrini fiscali. La data a cui fare riferimento nei moduli 730 è quella che compare sulla suddetta attestazione bancaria, in caso di bonifico, o sulla ricevuta di pagamento, nel caso dell’utilizzo della carta di credito. Chi avesse ricevuto un finanziamento deve rammentare che la data corretto è quella dell’effettivo pagamento e non quella delle successive rate versate alla società che ha erogato il finanziamento.
Acquisto di mobili
L’agevolazione fiscale “per tutti” sull’acquisto di mobili consente l’acquisto di mobilio tradizionale uscito dalla fabbrica, ossia di tutto l’arredo tradizionale per la casa: camere da letto, armadi, sedie, cucine, poltrone, divani, tavoli e l’arredamento del bagno, con l’ovvia esclusione dei sanitari che usufruiscono delle agevolazioni per il recupero edilizio.
Sono esclusi dall’agevolazione tutti i mobili usati e anche gli arredi di antiquariato.
Acquisto di grandi elettrodomestici
L’agevolazione fiscale “per tutti” permette anche l’acquisto di grandi elettrodomestici, che devono necessariamente appartenere, per quanto riguarda frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie, almeno alla classe energetica A+ e almeno alla classe A per i forni.
Qui di séguito, giusta la direttiva 2002/95/CE sui RAEE, recepita nell’ordinamento italiano con il d.lgs. 151/2005, riproduciamo fedelmente l’elenco degli elettrodomestici ammessi:
- Frigoriferi
- Congelatori
- Altri grandi elettrodomestici utilizzati per la refrigerazione, la conservazione e il deposito di alimenti
- Lavatrici
- Asciugatrici
- Lavastoviglie
- Apparecchi per la cottura
- Stufe elettriche
- Piastre riscaldanti elettriche
- Forni a microonde
- Altri grandi elettrodomestici utilizzati per la cottura e l’ulteriore trasformazione di alimenti
- Apparecchi elettrici di riscaldamento
- Radiatori elettrici
- Altri grandi elettrodomestici utilizzati per riscaldare ambienti ed eventualmente letti e divani
- Ventilatori elettrici
- Apparecchi per il condizionamento come definiti dal decreto del Ministro delle attivita’ produttive 2 gennaio 2003
- Altre apparecchiature per la ventilazione e l’estrazione d’aria
Complementi di arredo
Sono inoltre suscettibili di agevolazione i cosiddetti complementi di arredo, come gli elementi di illuminazione degli ambienti ‒ ossia lampade, lampadari, applique o fari ‒ che siano indispensabili ai lavori di ristrutturazione. Anche in questo caso l’agevolazione non è consentita per i complementi di arredo d’antiquariato o usati.
Il bonus speciale per giovani coppie sotto i 35 anni
Questa agevolazione è avvicinabile all’opzione “per tutti”, ma non implica la ristrutturazione dell’abitazione, ma ne richiede l’avvenuto acquisto in occasione della formazione del nuovo nucleo familiare fra coppie sposate o conviventi more uxorio. La cifra detraibile è aumentata a 16.000 euro che saranno ripartite in 10 tranche annuali di uguale importo. La detrazione è concedibile a coppie che:
- formino un nucleo familiare da almeno tre anni
- di cui almeno un componente abbia un’età inferiore ai trentacinque anni
- acquistino un appartamento o una casa che ne diventi l’abitazione principale
La detrazione per giovani coppie non può essere cumulata con le altre detrazioni per la ristrutturazione immobiliare e con il “bonus mobili” per tutti, che abbiamo esaminato in precedenza.
Dubbi da chiarire
Alcune particolarità riguardanti l’agevolazione per giovani coppie non sono state specificate con chiarezza dalla legge:
- la data precisa in cui deve essere verificata l’età anagrafica di almeno uno dei due componenti la coppia (il limite dei 35 anni deve valere al momento del rogito immobiliare o dell’acquisto dei mobili?)
- la data dell’acquisto dell’immobile: una recente comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate ha specificato che, salvo ulteriori chiarificazioni legislative, l’abitazione possa essere stata acquistata anche anteriormente al 2016. Le spese per gli arredi devono essere comunque sostenute nel 2016.
- l’Agenzia delle Entrate suggerisce che il pagamento degli arredi venga effettuate mediante un “bonifico parlante” specificando nella causale la ristrutturazione edilizia.
- non è chiaro se la proprietà dell’abitazione debba essere in comune o di solo uno dei componenti la coppia
- non è chiaro se l’acquisto debba essere a titolo oneroso
- non è ben specificata la tipologia dei beni detraibili (nella legge si parla di mobili e non di elettrodomestici)
Per questi dubbi non resta che attendere ulteriori comunicazioni ufficiali.
Ciao,
grazie dei tuoi post molto utili.
C’è qualche agevolazione per chi deve arredare un appartamento appena acquistato, ma che non sta facendo lavori di ristrutturazione e non è una giovane coppia?
Grazie,
Roberto
Grazie Roberto per il tuo commento.
Rispondendo alla tua domanda purtroppo no, le agevolazioni del bonus mobili sono vincolate alla ristrutturazione edilizia, previo presentazione in fase di dichiarazione dei redditi della pratica di inizio lavori presentata al comune.
Per ulteriori approfondimenti ti segnalo questo link
http://www.federlegnoarredo.it/it/servizi/bonus-mobili/istruzioni-per-l-uso-e-faq/domande-e-risposte-sul-bonus-mobili